L’anima dell’e-commerce con Marchetti e Puliafito alle Primavere

Un pubblico sempre più folto e ricettivo per Le Primavere de La Provincia, ciclo di incontri organizzato da Daniela Taiocchi per conto del Gruppo Sesaab, che per questa ottava edizione si concentra sul mondo del digitale. Tema della serata tenutasi ieri al Teatro Sociale è stato il connubio fra il mondo elitario della moda e quello inclusivo della tecnologia. E chi meglio per discuterne di Federico Marchetti, fondatore di Yoox Net-A-Porter Group, leader globale della moda e-commerce, prima tech company italiana che ha potuto fregiarsi del titolo di “unicorno”, spettante a imprese che raggiungono il valore in borsa di un miliardo di dollari. A dialogare con lui il direttore de La Provincia Diego Minonzio e il giornalista Alberto Puliafito.

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Sono molte le domande che verrebbe da porre a chi ha saputo costruire da sé un vero e proprio impero. Prima di tutto Marchetti sfata un mito: «Il digitale non appartiene più solo agli ingegneri. Io stesso ho un background umanistico e ritengo che una formula di successo preveda l’unione fra competenze tecniche e sensibilità a livello umano, che diventa fondamentale ad esempio nel costruire un rapporto di fiducia con i clienti». Una sensibilità che traspare anche da diverse scelte di spessore intraprese dalla compagnia. Innanzitutto in termini di sostenibilità ambientale: su stimolo di Puliafito, che, riportando un commento della Gabanelli, tocca il tasto dell’inquinamento causato dalle consegne a domicilio, Marchetti spiega che Yoox utilizza scatole di cartone completamente riciclabile e attraverso una serie di impianti sta provvedendo a ridurre notevolmente le sue emissioni di CO2.

Il direttore de La Provincia Diego Minonzio e Alberto Cano del Lake Como film festival
(Foto di Daniele Butti)